L’ AI al servizio dei Processi di Antiriciclaggio. Su Azienda Banca la visione di Vincenzo Farace, Direttore Tecnico di Metoda Finance.

Nel mercato Financial Services l’utilizzo degli algoritmi di Intelligenza Artificiale è ormai pervasivo nella realizzazione della trasformazione digitale dei processi “core” e di produzione, ma una applicazione altrettanto promettente di questo abilitatore digitale consiste nel supporto ed ottimizzazione dell’operatività connessa al controllo del Rischio di Riciclaggio e Antiterrorismo.

Gli Istituti Bancari e gli Intermediari Finanziari sottoposti agli obblighi che derivano da direttive molto stringenti sull’antiriciclaggio a livello internazionale, hanno, infatti, la necessità di controllare quantità di dati che crescono esponenzialmente, di natura non solo oggettiva ed anagrafica, ma anche, ad esempio, di tipo reputazionale e sanzionatorio, provenienti da una moltitudine di canali social e dalla rete e che devono essere valutati durante il processo di adeguata verifica delle proprie controparti.

Come l’Intelligenza Artificiale possa contribuire a rendere più veloce, accurata ed efficiente tutta l’attività connessa al processo di Know Your Customer ci viene spiegato da Vincenzo Farace, Direttore Tecnico di Metoda Finance, in un articolo pubblicato all’interno del Dossier Antiriciclaggio pubblicato nel numero di settembre di Azienda Banca.

Attraverso la piattaforma SICRAT 2.0, l’AI non solo ha a disposizione miliardi di dati registrati in apposite basi dati, ma li confronta costantemente con i dati oggetto dell’analisi – spiega Farace – secondo schemi configurabili e, soprattutto, misurabili per le banche.

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